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Musicalmente l'album si muove soprattutto in territorio Southern Rock - Blackberry Smoke, Gregg Allman e naturalmente Lynyrd Skynyrd - ma anche con chiari riferimenti al Country-Rock early seventies, o all'Old Time American Music in un paio di episodi (in cui pianoforte e lapsteel guitar tessono una trama sonora più delicata rispetto al resto dell'album).

La voce potente e a volte rabbiosa del Ruben è per lo più immersa in un mare tempestoso di chitarre slide, organo Hammond e piano honky tonk, per poi lasciare il ruolo di protagonista alla sua stessa Telecaster, più elettrica e ispirata che mai.

Volutamente gli assoli di chitarra sono improvvisati e first take, così come la voce solista è quasi sempre registrata "buona la prima".

A impreziosire il tutto i cori, arrangiati e cantati dai long time music friends di un emozionante e straordinario tributo a Crosby, Stills & Nash.

Dal punto di vista dei contenuti, dei testi e dell'ispirazione generale, "THIS IS PARADISE" è quasi un concept album con una doppia chiave di lettura, personale e collettiva.

Un album di matrice decisamente rock anche nella sua urgenza espressiva, ricco di simbolismi e fortemente legato all'amore dell'autore per la natura, costantemente tradita da quell'entità aliena che finisce per rivelarsi essere l'uomo.

Al nichilismo e al predominio della tecnica che prendono inesorabilmente il sopravvento, ai messaggi di pericolo che arrivano tanto forti e chiari quanto inascoltati, le risposte sono quelle di un vecchio countryman che crede ancora in quello che dice: apri gli occhi al senso e al valore delle cose che ci stanno dinanzi e riprenditi la vita!

Lo stesso incitamento sembra anche indirizzato a sé stesso: continua nonostante tutte le difficoltà nel tuo percorso musicale e di vita, autentico e alieno da compromessi, guidato dalla passione per la musica, non smettere di credere che non stai sprecando il tuo talento e quindi la tua vita.

Da qui prende le mosse THINK OF PARADISE e racchiude piccole ma avvincenti storie di non rassegnazione, che passano attraverso l'isolamento e a volte rabbia o disillusione, ma anche generosità, amicizia, alleanza, per trasformarsi in progetto e in voglia di affermazione, come fosse l'ultima possibilità ...

... un percorso che è ora inciso in 11 canzoni, registrate in una manciata di giornate da un gruppo di musicisti e soprattutto di amici:

- ALESSIO GAVIOLI, batteria (sempre al fianco negli ultimi anni, anche in occasione del Blues Made In Italy 2019);

- RICKY MACCABRUNI (Mandolin' Brothers e anche Mr. Saturday Night Special), piano, fender rhodes, organo;

- LARSEN PREMOLI, organo hammond (produttore dell'album registrato nei suoi RecLab Studios);

- ANTONIO CIRIO & MAX GHIRARDELLI (con Ruben in uno straordinario tributo a C, S, N&Y), cori e arrangiamenti vocali;

- ANDREA "BRIEGEL" FILIPAZZI (Ritmo Tribale, No Rolling Back), ospite al basso in "Be Alive" (in tutte le altre 10 tracce il basso è suonato dallo stesso Ruben);

- CRIS MANTELLO, pedal steel in "Changes" e "I Forgot How To Sip";

- LUCA ANDREA CRIPPA (Mr. Saturday Night Special e No Rolling Back), chitarra slide e lapsteel nelle 11 tracce nonché coproduttore del progetto musicale.

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